Atalanta, una squadra da Champions
Albinoleffe, i baschi della Val Seriana
di Claudio De Carli - martedì 25 settembre 2007, 07:00
nostro inviato a Bergamo
Seconda forza, capitale del calcio italiano, Atalanta seconda in serie A a due punti dalla Roma dopo 4 giornate, Albinoleffe seconda in B a due punti dal Brescia dopo 5 giornate, imbattute, siamo all'epilogo ma Bergamo così in alto non la vedeva nessuno. Oggi l'Atalanta è in Champions, l'Albinoleffe in serie A, domani chissà perchè come dice Del Neri: «Nel calcio alle due del pomeriggio sei un fenomeno, alle cinque sei uno che non capisce niente».
Però Zampinha, come chiamano quel contorsionista di Zampagna qui a Bergamo, non ce l'ha nessuno e ora che hanno ritrovato anche Langella si può sognare: «Non è giusto stemperare l'entusiasmo dei tifosi - ammette Del Neri -, e io non lo faccio, godiamoci questo momento, qui stiamo facendo tutti il nostro dovere, poi se le altre fanno il campionato che devono fare, a noi resterà poca roba, ma per adesso va così». I tifosi guardano un po' di traverso, sono fatti così a Bergamo. Il presidente Ruggeri non era piaciuto in campagna acquisti, Simone Inzaghi e Costinha nemmeno, adesso si ritrovano Ferreira Pinto che devasta la fascia e l'argentino Talamonti che deprime gli avversari. Del Neri spiega che il gruppo c'è e forse la squadra è da decimo posto ma forse si può costruire qualcosa di buono: «Stiamo celebrando il centenario della squadra, c'è un grande passato, questo non è il Chievo, il quartiere è diventato una favola e non ce ne sarà mai un'altra, a Bergamo è diverso. Sono io lo psicologo della squadra, mi sento come se l'avessi sempre allenata». C'è anche un'immagine da recuperare, domenica con la Lazio c'era tensione nella tribuna vip, qualcuno se l'è presa con Lotito e si è messo a sfottere dopo il gol di Zampagna. Con l'albanese Tare si è quasi arrivati alle mani, poi anche un ex arbitro ci si è messo di mezzo, ha fatto il gesto dell'ombrello al presidente della Lazio e allora questo era troppo. Il segretario generale Giampiero Valenti dell'Atalanta è intervenuto: «Esca e si vergogni - ha urlato a Mario Mazzoleni, ex arbitro di A -. Esca».
[leído en il giornale.it]