24.3.07

I SEGRETI DEL "MIRACOLO" ALBINOLEFFE

I SEGRETI DEL "MIRACOLO" ALBINOLEFFE

Giovani, tranquillità e connubio con gli oratori della Val Seriana: così i bergamaschi guardano lontano

Dopo tanti romantici déjà-vu, il Catanzaro si appresta ad affrontare nel secondo turno infrasettimanale del campionato un inedito assoluto. Per la prima volta i giallo-rossi incroceranno i guantoni con i bergamaschi dell’Albinoleffe. Una società giovane, nata dalla fusione nel 1998 di due squadre della Val Seriana: l’Albinese e il Leffe. Da sempre in orbita-Atalanta, le due società decisero sei anni fa di unire le forze per affrontare al meglio il campionato di serie C2, a cui entrambe avevano diritto a partecipare. Finì con una bella promozione al termine della finale play-off di Modena contro il Prato (1-0, gol di Di Sabato). L’allenatore era Piantoni, il presidente Zambaiti. L’anno successivo sarebbe iniziata l’era Andreoletti che ha portato l’Albinoleffe in serie B, al termine della stagione 2002-03 dopo un’entusiasmante doppia finale col Pisa (2-1 per i toscani all’andata; 4-2 dopo i supplementari per i bianco-azzurri, con gol decisivo di Fusi). Il condottiero della squadra era già l’attuale allenatore, Elio Gustinetti, bergamasco doc, con trascorsi sulle panchine dell’Albino, del Leffe e della primavera dell’Atalanta, prima di spiccare il volo verso Reggina, Empoli e Treviso. Un uomo preparato, serio, pacato. Proprio come la realtà-Albinoleffe, fatta di lavoro, sacrifici e collaborazione con gli oratori della Val Seriana che gestiscono un centinaio di scuole-calcio. Nasce qui la grande sorpresa di questo campionato.

LA SQUADRA – Gustinetti, confermato dopo la salvezza ottenuta nella scorsa stagione, ha sfruttato nel migliore dei modi l’amalgama della sua squadra per partire forte. In effetti la rosa dei bergamaschi è sostanzialmente invariata rispetto allo scorso anno. Persi Zoboli (ora al Brescia) e Biava (già partito a gennaio, destinazione Palermo), l’Albinoleffe riparte da un’ossatura collaudata. La rosa è composta quasi per tre quarti da giocatori bergamaschi, prodotti del vivaio o ragazzi che hanno trovato qui l’ambiente ideale per lavorare con serenità. In porta confermato il 23enne Acerbis. In difesa, invariato lo zoccolo duro, sono arrivati due ragazzi di grande prospettiva: dal Prato il ventenne Perico e dall’Avellino il 21enne centrale Di Cesare, cresciuto nel Chelsea. L’esperienza è garantita da Sonzogni, 36enne che ha vissuto la nascita dell’Albinoleffe, e Regonesi, scuola Atalanta con cui ha esordito in A nel 1996-97. A centrocampo la balia dei tanti giovani è Del Prato, travasato nella fusione dall’Albinese. Interessante il mediano Carobbio (già 2 gol in questo campionato) e l’ala Gori, scuola Empoli, che ha una presenza nella massima serie con la maglia dei toscani. Anche a centrocampo pochi acquisti, mirati a una linea verde che sembra dare i suoi frutti: dal Prato è arrivato Diamanti, dallo Spezia Previtali, anch’egli di scuola atalantina. L’attacco è ben fornito con l’eroe della promozione in B Bonazzi (17 gol in quella stagione), con Davide Possanzini (12 reti l’anno scorso), l’unico ad avere una consistente esperienza in A con la maglia della Reggina, con Testini, ex Arezzo, Perugia e Catania. Scalpitano in panchina il 21enne brasiliano Inacio, arrivato dal Pavia, e Araboni, importante ricambio con 3 presenze in A con la Reggiana a 18 anni. Sulla carta una squadra che a fatica dovrebbe salvarsi, ma supportata da un gioco ormai consolidato e da una fantastica intesa. L’ambiente tranquillo contribuisce a questo “miracolo”.

SUL CAMPO – L’Albinoleffe sta infatti stupendo tutti con una partenza a razzo: quattro vittorie nelle prime quattro partite. Due chiari successi in trasferta a Venezia (2-0) e a Pescara (3-1), altrettante vittorie casalinghe contro Modena (2-0) e Vicenza (2-1), prima del mezzo passo falso di Bari (1-1). La squadra di Gustinetti ha già segnato 10 gol, subendone solo 3, seconda solo allo strepitoso Torino. Il modulo è quello preferito da Gustinetti, un 4-4-2 con due esterni di centrocampo molto offensivi, ma che garantiscono un’adeguata copertura. La squadra titolare è stata sempre la stessa. Davanti ad Acerbis, giostrano Minelli e Sonzogni, con Teani e Regonesi sulle fasce. In mediana, Gori e Testini occupano le due fasce, mentre i centrali sono Del Prato e Carobbio. La coppia d’attacco è formata da Bonazzi e Possanzini. Per la sfida col Catanzaro, rispetto all’undici consueto dovrebbe mancare Bonazzi, uscito per infortunio contro il Bari. Diverse le opzioni per la sua sostituzione a disposizione di Gustinetti. Quella più semplice è l’inserimento di Inacio o di Diamanti, fantasista già in campo al “San Nicola”. In tal caso Possanzini agirebbe da prima punta. In alternativa potrebbe essere avanzato Testini con l’inserimento sulla fascia sinistra di Poloni.

Probabile formazione (4-4-2): Acerbis; Teani, Minelli, Sonzogni, Regonesi; Gori, Del Prato, Carobbio, Testini; Possanzini, Diamanti (Inacio).

I TIFOSI – Difficile parlare della tifoseria dell’Albinoleffe, squadra poco seguita a causa dell’ingombrante coabitazione con l’Atalanta. Pochi gli Ultras, travasati soprattutto dal Leffe, che avevano amicizie con Pro Sesto e Alessandria e rivalità con i tifosi del Lecco. Un migliaio gli abbonati, più o meno il doppio le presenze complessive medie. Troppo poche per un grande stadio come il vecchio “Comunale” di Bergamo, ora “Atleti Azzurri d’Italia”.

Ivan Pugliese

[LETTO A US-CATANZARO.NET]